Fastweb proroga lo smart working fino al 2022
Fastweb e le Organizzazioni Sindacali Nazionali del settore delle Telecomunicazioni, unitamente alle strutture territoriali e alle RSU, hanno sottoscritto una proroga sino al 30 giugno 2022 dell’accordo sperimentale di smart working, già siglato lo scorso 29 settembre 2020, con l’obiettivo di continuare il percorso di rinnovamento del modello organizzativo e di lavoro verso un approccio sempre più basato su flessibilità e sostenibilità, funzionale a garantire livelli di qualità elevati e il raggiungimento degli obiettivi aziendali, nonché a facilitare l’equilibrio tra vita privata e lavorativa.
Partito in via sperimentale il 16 ottobre 2020, l’accordo prevede per il 100% della popolazione aziendale, incluso quindi il personale addetto al customer care, completa flessibilità e autonomia, ovvero la possibilità di ricorrere allo strumento dello smartworking per tutti i giorni lavorativi, scegliendo ogni giorno se recarsi in ufficio o lavorare da remoto, in accordo con il proprio responsabile. Una gestione basata sulle performance e focalizzata sui risultati e non sulla presenza in sede.
Un approccio che, inoltre, non trascura la necessità di garantire la netta separazione tra vita privata e lavorativa e che, dunque, regola nell’accordo il “diritto alla disconnessione”, non definito sulla base di orari ma sulla base della responsabilità individuale. Un’ulteriore e concreta prova di quanto lo stile di management scelto da Fastweb si concretizzi in una rivoluzione culturale basata sulla centralità della persona.
“Working smart(er)” nasce infatti dall’esperienza consolidata di Fastweb che ha introdotto lo smartworking come modalità innovativa di lavoro per i propri dipendenti dal 2016, con 4 giorni al mese di lavoro da remoto, che, grazie all’accordo sindacale sottoscritto poco prima della pandemia, sarebbero comunque diventati 8 a partire dal maggio del 2021. Grazie al cambiamento impresso alla propria cultura organizzativa, Fastweb nel corso dell’ultimo anno non ha registrato impatti negativi sull’operatività e ha in ogni momento garantito la piena conciliazione tra sicurezza delle proprie persone e performance di servizio per i propri stakeholder: i clienti, le istituzioni, gli azionisti.
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