Cybersecurezza: CISR vara programma nazionale

Cybersecurezza: CISR vara programma nazionale

Venerdì 17 Febbraio 2017 si e’ svolta a Palazzo Chigi una riunione del CISR (Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica), presieduto dal presidente del Consiglio, di cui fanno il ministro degli Affari Esteri, il ministro dell’Interno, il ministro della Difesa, il ministro della Giustizia, il ministro dell’Economia e delle Finanze e il ministro dello Sviluppo Economico.

Il Cisr, che oggi era integrato con la partecipazione del ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, ha approvato un programma nazionale per la cyber security in piu’ fasi. Il premier Paolo Gentiloni ha adottato durante la riunione un nuovo decreto che sostituisce il DPCM 24 gennaio 2013 (il decreto Monti), che ha finora regolato l’architettura nazionale per la sicurezza cibernetica.

“Il nuovo provvedimento – si legge in una nota del DIS -, nelle more del recepimento della direttiva europea NIS (Network and Information Security), rafforza il ruolo del CISR che emanera’ direttive con l’obiettivo di innalzare il livello della sicurezza informatica del Paese, e si avvarra’ in questa attivita’ del supporto del coordinamento interministeriale delle amministrazioni CISR (c.d. CISR tecnico) e del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS)”.

Tra le novita’ il Nucleo Sicurezza Cibernetica (NSC) viene ricondotto all’interno del DIS ed assicurera’ la risposta coordinata agli eventi cibernetici significativi per la sicurezza nazionale in raccordo con tutte le strutture dei Ministeri competenti in materia.

E’ inoltre prevista una forte interazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) del Dipartimento della Funzione Pubblica, con il Ministero dello Sviluppo Economico, con il Ministero dell’Interno, con il Ministero della Difesa e, infine, con il Ministero dell’Economia e Finanze.

Il nuovo decreto attribuisce poi al Direttore Generale del DIS il compito di definire linee di azione che dovranno portare ad assicurare i necessari livelli di sicurezza dei sistemi e delle reti di interesse strategico, sia pubblici che privati, verificandone ed eliminandone le vulnerabilita’.

Per la realizzazione di queste iniziative e’ previsto “il coinvolgimento del mondo accademico e della ricerca, con la possibilita’ di avvalersi di risorse di eccellenza, cosi’ come una diffusa collaborazione con le imprese di settore”, conclude la nota del DIS.

 

Fonte: ITALPRESS